NEW YORK (WSI) – Proprio in un momento in cui materie prime e utilities trainano al rialzo i mercati di Europa e Stati Uniti, il Fondo Monetario Internazioale ha riportato gli investitori con i piedi per terra, tagliando le stime dell’economia mondiale, citando proprio un ribasso dei prezzi delle commodities.
Ancora una volta l’organizzazione con sede a Washignton ha rivisto al ribasso l’outlook globale, sceso al 3,1% dal 3,3%. Nel 2016 la crescita sarà del 3,6% (dati ritoccati dal 3,8%).
La frenata delle materie prime peserà in particolare sui paesi in via di Sviluppo. Il rallentemento di questa parte del mondo è il motivo principale per cui l’espansione dell’attività mondiale è la piu’ limitata dai tempi della crisi finanziaria innescata dallo scoppio della bolla dei mutui subprime.
Le notizie sono cattive, ma il mercato non reagisce.
Secondo il Fondo le economie emergenti hanno investito troppo, preso troppo denaro in prestito e non saranno piu’ capaci di di espandersi senza le necessarie riforme strutturali. La regione crescerà del 4% quest’anno, secondo le stime dell’istituto. La percentuale è dello 0,2% inferiore a quella prevista nelle stime di luglio.
Se le cifre saranno confermate, si tratterebbe del quinto calo consecutivo del tasso di crescita e un livello pari a quasi la metà di quello registrato sei anni fa.
(DaC)