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Borsa Milano azzera i guadagni. Ftse Mib -0,80%

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MILANO (WSI) – Alla fine hanno prevalso i sell. Dopo una partenza positiva e un trend contrassegnato dalla debolezza, a Piazza Affari hanno avuto la meglio le vendite. Il listino Ftse Mib ha chiuso in calo -0,79%, a 22.007,34 punti. Nell’ultima ora di contrattazioni, lo stesso indice benchmark dell’azionario europeo Stoxx 600 ha azzerato la maggior parte dei rialzi, chiudendo con +0,1%, dopo un balzo +1,2%, che era stato alimentato soprattutto dagli acquisti, in giornata, sui titoli energetici. Proprio questi ultimi hanno smorzato i guadagni, dopo la diffusione del dato Usa sulle scorte di petrolio, che ha messo in evidenza un incremento di 3,1 milioni di barili la scorsa settimana, alimentando i timori di nuove possibili cadute delle quotazioni di greggio dopo il recente recupero.

Dietrofront dopo il dato dei futures sul petrolio Usa, -0,52% a $48,28 al barile. Brent -0,12% a $51,86. Focus sull’oro, che nella sessione di ieri ha guadagnato quasi $9, chiudendo a $1.146,40 l’oncia, al record dallo scorso 24 settembre. Quotazioni ora +0,02% a $1.147,42.

A zavorrare i listini sono stati soprattutto i titoli dei colossi farmaceutici, come Roche Holding e Novartis che hanno perso oltre -2%.

Sul valutario, l’euro è sotto pressione. Il dato deludente relativo alla produzione industriale tedesca ha rialimentato di fatto le speculazioni su un eventuale rafforzamento della politica di QE (quantitative easing) della Bce. L’indicatore tedesco è sceso -1,2% ad agosto dopo essere salito a +1,2%, dato rivisto al rialzo, nel mese precedente. Euro/dollaro -0,21% a $1,1248. Dollaro/yen -0,27% a JPY 119,91. Euro/yen -0,48% a JPY 134,87. Euro/sterlina -0,79% a GBP 0,7345. Euro/franco svizzero +0,28% a CHF 1,0929.

Tra i singoli a Piazza Affari, malgrado la minaccia di sciopero dei sindacati dell’auto americani, i titoli Fiat Chrysler +1,41% dopo una partenza in sordina. Anche Ferragamo ha corso, +4,60% favorita dalla promozione degli analisti di Societé Generale.

Maglia rosa a Saipem +7,81%, complici le ricoperture.

Dopo un esordio positivo in Borsa, il gruppo Yoox Net-a-Porter oggi ha ceduto -2,32%. Male anche Intesa Sanpaolo, -2,88%. Tra gli altri bancari, BP +1,64%, BPM -0,88%, Bper +0,13%, Mps -0,41%, Unicredit +0,68%.

Tra i titoli di altri settori A2A -1,74%, Atlantia -2,42%, Campari -2,70%, Enel -1,13%.

Aumentano i timori sulla ripresa mondiale, anche per via del taglio delle stime di crescita dell’Fmi e dei nuovi dati deludenti pubblicati dalla locomotiva d’Europa. In Germania la produzione industriale ha subito una flessione del -1,2% in agosto.

Il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che il rallentamento dei mercati in via di Sviluppo potrebbe tenere bassi i prezzi al consumo nell’Occidente e contribuire a innescare una fase di stagnazione.

In Asia i mercati hanno comunque scommesso su un altro QE in Giappone e sono riusciti a chiudere positivi, di pari passo con l’avanzata delle materie prime. La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, con gli investitori che sono pronti a puntare su un ulteriore rafforzamento delle politiche di stimolo monetario alla prossima riunione della banca centrale il 30 ottobre. Le notizie macro di giornata non sono state positive: l’indice anticipatore è calato da 105 a 103,5 in agosto.

La piazza di Shanghai è ancora chiusa, positiva Hong Kong. In Cina sono scese ancora le riserve in valuta estera, di altri 43 miliardi e 600 milioni di dollari.

(DaC)