Annunciato da tempo sembra proprio che l’inserimento del canone Rai nella bolletta della luce sia diventato una sorta di ossessione per il premier Matteo Renzi.
Come riporta La Stampa, il presidente del Consiglio è fermamente convinto che la prossima mossa sarà quella di ridurre il canone di abbonamento alla Tv dagli attuali 113,50 euro annui a solo 100 euro e farlo pagare a tutti, riuscendo così a stanare quel quasi 30 per cento di tassa evasa stimata.
Perché il canone Rai sembrerebbe la tassa più odiata dagli italiani e deve essere pagata non per l’uso della televisione, bensì per la semplice detenzione di un apparecchio atto alla ricezione di trasmissione radiotelevisive. E se si riuscisse afarlo pagare a tutti inserendolo direttamente nella bolletta della luce di casa, rivela Renzi, si potrà ancora diminuire il suo importo a 90 euro nel 2017 e anche 80 euro nel 2018. Scrive La Stampa: “una riduzione di tasse che, (Renzi) calcola, non potrà che portargli il plauso della maggioranza degli elettori: è vero che quel 30% che la evade oggi sbufferà, ma, è il ragionamento fatto con alcuni amici, il 70% già oggi ligio al dovere non potrà che rallegrarsi di pagare meno”.
Un’impresa ardua quella dell’ex sindaco di Firenze che vuole inserire la novità già nel prossimo disegno di legge sulla Stabilità, auspicando che tutti i problemi tecnici vengano risolti dal Ministero dello Sviluppo economico al più breve tempo possibile.
Nessuna doppia tassa per chi ha più di una casa visto che il canone Rai sarà unico e se si paga la quota dell’energia elettrica ma non quella del canone, entrambe nella stessa bolletta, la compagnia non potrà staccare il servizio elettrico bensì solo segnalare all’Agenzia delle entrate il mancato pagamento del canone.
Ma da Assolettrica è arrivato un freno. “Il canone Rai nella bolletta elettrica è una operazione impossibile ” – ha detto il presidente Chicco Testa – “Non tutti i possessori di un televisore sono possessori di un contratto elettrico e non tutti i possessori di un contratto elettrico sono possessori di un televisore. Sbagliato riversare sui produttori di energia elettrica il compito di recuperare il canone per la Rai, perché non ci compete”. (Aca)