ROMA (WSI) – In attesa che Ferrari sbarchi domani, 21 ottobre, a Wall Street, l’ex numero uno dell’azienda e ora presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, si lascia andare a una battuta.
Risponde a una domanda dei giornalisti se comprerà o meno i titoli del Cavallino, risponde: “Ma quali azioni, dovrebbero regalarmele”. Poi, parlando seriamente, ha detto: “Le compro perchè ci credo e per motivi affettivi”.
L’Ipo avrà luogo ufficialmente alle 09:30 ora di New York; presenti Sergio Marchionne e John Elkann, che suoneranno la tradizionale campanella che dà l’apertura ufficiale delle contrattazioni di Wall Street.
Ieri l’amministratore delegato di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) Sergio Marchionne ha concluso in California il road show di presentazione dell’Ipo, dopo un tour che ha avuto le sue tappe principali anche a New York, Boston e Londra.
FCA quoterà a Wall Street il 10% della Ferrari, a un prezzo che secondo gli analisti oscillerà fra 48 e 52 dollari per azione, il che significa che, alla fine della quotazione, il valore totale dell’azienda di Maranello dovrebbe arrivare a circa 10 miliardi di dollari.
Oggi verrà definito il prezzo di collocamento.
Nella serata di ieri Ferrari ha reso noto di prevedere nel terzo trimestre un utile netto compreso tra i 93 e i 96 milioni di euro, in rialzo di circa il 60-66% rispetto allo stesso periodo del 2014. La notizia è emersa con l’aggiornamento del prospetto preliminare depositato presso la Sec, la Consob americana.
Il documento include le stime per il periodo che si è concluso il 30 settembre scorso e che già erano parte dell’aggiornamento del 9 ottobre scorso: ricavi netti visti a quota 720-730 milioni di dollari, in aumento del 9-10% sul terzo trimestre dell’anno scorso; un Ebitda rettificato atteso a 210-215 milioni (+19-22% anno su anno) e un utile operativo tra i 140 e 145 milioni (+57-62% annuo).