NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude i battenti in calo. Nel finale, Dow segna un calo dello -0,08% a 17.217 punti, il Nasdaq -0,50% a 4.881 punti mentre lo S&P 500 – 0,13% a 2.031 punti.
Tesla ha perso il 9% dopo la pubblicazione di uno studio di Consumer Reports in cui il modello S della casa di vetture non inquinanti è stato rimosso dalla lista delle auto raccomandate.
Gli investitori sono alle prese con una serie di trimestrali deludenti, a cominciare da quelle di Ibm, United Technologies e Harley-Davidson. Il colosso informatico ha messo a segno ricavi in calo per il 14esimo trimestre consecutivo; anche la conglomerata industriale ha deluso sul fronte delle vendite nonostante abbia confermato i target per l’anno e abbia aumentato di 12 miliardi a 16 miliardi di dollari il piano di riacquisto di titoli propri; il produttore di motociclette invece ha registrato conti deludenti e ha preannunciato esuberi.
La catena di fast food come Pizza Hut, Taco Bell e Kentucky Fried Chicken ha annunciato lo spinoff delle attività in Cina. Il gruppo di moto ha registrato profitti inferiori alle stime nell’ultimo trimestre.
Un settore in particolare è l’unica speranza rimasta per l’S&P 500 tra fine 2015 e l’anno prossimo. Le vendite al dettaglio. I risultati fiscali dei gruppi che si occupano di consumi al dettaglio segnaleranno la direzione che il mercato prenderà nel 2016, secondo Robert Keiser, vice presidente di Global Markets Intelligence.
I conti delle aziende che vendono prodotti che il consumatore vuole ma di cui non ha il bisogno disperato, sono il baramotro dello stato di salute della prima economia al mondo, anche perché dicono con una certa precisione se e quanto è in grado generare buoni profitti.
Sul fronte macro, gli avvii di nuovi cantieri sono cresciuti a settembre del 6,5% rispetto ad agosto, meglio delle stime. Ieri era stata pubblicata la fiducia dei costruttori, salita ad ottobre ai massimi di 10 anni. Gli Usa si confermano un’isola relativamente felice in un mondo caratterizzato da una debole crescita. Resta da vedere se cio’ basterà per convincere la Federal Reserve ad iniziare ad alzare i tassi di interesse per la prima volta dal 2006. La banca centrale Usa ha segnalato l’intenzione di optare per una stretta entro fine anno ma molti investitori scommettono che il governatore Janet Yellen agira’ nel 2016.
Per quanto riguarda i Treasury, rendimento del decennale si porta al 2,0617% dal 2,028% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0178%
Sul valutario cambio euro/dollaro +0,28% a $1,1359. Dollaro/yen +0,04% a JPY 119,55. Euro/yen +0,33% a JPY 135,80. Euro/sterlina +0,18% a GBP 0,7338. Euro/franco svizzero -0,12% a CHF 1,0819.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio recuperanno terreno, con il contratto WTI +0,63% a $46,18 al barile, il Brent piatto +0,08% a $48,65. L’oro fa +0,26% a $1.173,83.
(DaC-MT)