LONDRA (WSI) – Sarà per le sue origini canadesi, che gli consentono di avere una prospettiva più globale e meno europea sulla questione, ma il governatore della Banca d’Inghilterra non sembra così favorevole all’appartenza del Regno Unito all’Unione Europea.
Sebbene essere membro dell’Ue ha giovato in termini di dinamicità e apertura del mercato all’economia britannica, allo stesso tempo ha lasciato il paese più esposto a eventuali choc finanziari provenienti dall’area, come per esempio la crisi del debito europeo.
Carney, che è stato molto criticato dalle autorità britanniche per il suo intervento, ha fatto le dichiarazioni in un discorso tenuto a Oxford ieri sera. Il problema non è tanto nei contenuti, condivisibili peraltro da molti analisti e politici, ma il fatto che si sia intromesso in una questione delicata che non riguarda la banca centrale. E che lo abbia fatto a pochi mesi dal referendum con cui il popolo britannico deciderà se la Gran Bretagna rimarrà a far parte del blocco a 29.
L’ex Cancelliere britannico Nigel Lawson ha detto che Carney si dovrebbe pentire delle dichiarazioni rilasciate e che non avrebbe dovuto esprimere un parere su un tema che non gli compete.
(DaC)