ROMA (WSI) – L’ultimo dato sull’andamento dei settori servizi e manifatturiero è positivo, ma la situazione nel suo complesso è ancora poco entusiasmante in Eurozona. L’attività economica ha ripreso slancio a ottobre con le aziende sempre più motivate ad assumere e investire.
Tuttavia, l’indice Pmi rimane su livelli che fanno pensare a una crescita modesta del Pil dello 0,4% nell’ultimo trimestre. Su anno è già molto se l’espansione sarà dell’1,5%. Il ritmo al quale si creano posti di lavoro, anche se sta salendo, non è sufficiente, secondo Chris Williamson, chief economist di Marit, a ridurre in modo significativo i tassi di disoccupazione.
Francia e Germania mettono a segno una crescita a sorpresa, ma l’espansione dell’attività complessiva tra terziario e manifatturiero è inferiore alla media europea.
Nel primo mese dell’ultimo trimestre, l’Indice composito dell’Eurozona è aumentato dai minimi di quattro mesi di settembre con 53,6, fino a toccare 54 a ottobre, facendo ben sperare per la chiusura d’anno. Le aspettative degli analisti erano per una cifra pari a 53,4.
Il punteggio è il più alto degli ultimi due mesi. Questi ultimi valori sono rimasti leggermente al di sotto rispetto a quelli di agosto, segnalando tuttavia una delle più forti espansioni mensili degli scorsi quattro anni.
Tra le singole componenti del dato, è balzato a 54,2 quella sui servizi. Stabile invece l’indice manifatturiero, che è rimasto fermo a quota 52 punti. Il terziario aveva fatto registrare un risultato di 53,7 a settembre, mentre gli analisti puntavano su un calo in area 51,7.
Andando ad analizzare l’andamento dei singoli paesi, si scopre che la prima economia d’Europa deve ringraziare il settore dei servizi. Il Pmi composito tedesco è salito da 54,1 del mese di settembre a 54,5 di ottobre forte di un incremento del terziario, salito a 55,2 contro il 54,1 di settembre. Il manifatturiero è invece sceso a 51,6 dal 52,3 di settembre.
Non è da meno la Francia dove i dati preliminari di Markit mostrano un’attività manifatturiera in crescita a ottobre, a 50,7 punti dai 50,6 del mese precedente. L’indice Pmi dei servizi è balzato dal 51,9 di settembre al 52,3 di ottobre. In crescita l’indice Pmi composito, che passa dai 51,9 a 52,3 punti.
Sebbene sia indietro rispetto al trend di crescita del resto della regione, Parigi ha comunque segnato la seconda maggiore espansione dell’attività in poco più di quattro anni.
“Gli ultimi dati PMI di ottobre sono positivi, e mostrano come l’economia dell’eurozona stia migliorando” ha commentato Chris Williamson, Chief Economist presso Markit, aggiungendo che “i nuovi ordini stanno aumentando al tasso più veloce in sei mesi, incoraggiando quindi le imprese ad aumentare i loro livelli del personale”.
Dai sondaggi di Markit emerge che le aziende tedesche sono piĂą preoccupate per le sanzioni russe, piuttosto che per lo scandalo delle emissioni di Volkswagen.
In Italia intanto sono stati pubblicati i numeri sugli ordini all’industria. Ad agosto sono calati fatturato (-1,6%) e domanda (-5,5%) su base mensile. Continua però la ripresa dei consumi. Le vendite al dettaglio sono cresciute del +1,3% su base annua.
Intanto sui mercati l’euro cerca di riprendersi dopo essere scivolato sotto 1,11 dollari, mentre l’azionario continua ad avanzare seppur senza lo slancio visto ieri dopo la conferenza stampa del governatore della Bce.
(DaC-Aca)