NEW YORK (WSI) – Mentre cresce l’attesa per l’esito della riunione della Fed, in calendario domani, alcuni analisti scommettono che la prossima mossa della Banca Centrale Americana sarà quella di portare i tassi in negativo.
Un’ipotesi dunque in contrasto con quella che era l’opinione corrente tra gli esperti, solo qualche mese fa, quando il mercato scommetteva sul primo rialzo dei tassi dal 2006 già lo scorso settembre. Le cose, a quanto pare, sono cambiate.
A dispetto di sette anni consecutivi di stimoli fiscali e monetari enormi – scrive Michael Pento, presidente e fondatore di Pento Portfolio Strategies – l’economia continua ad arrancare. Non solo. L’inflazione continua a muoversi sotto il 2%, ovvero ad un livello inferiore rispetto al target della Fed.
In poche parole, l’enorme iniezione di liquidità , ufficialmente terminata a ottobre dello scorso anno, non sembra aver sortito nessun effetto. Questo perché – spiega l’esperto – i mercati finanziari, raggiunti livelli “insostenibili”, necessitano di quantità enormi di denaro per allontanare la deflazione.
Dal punto di vista macro, un’altra conferma del fatto che le cose non stanno andando nel verso giusto arriverà giovedì con la pubblicazione dei dati sul Pil del terzo trimestre, le cui attese, secondo la Fed di Atlanta, è di un modesto +0,9% trimestrale. (mt)
Fonte: Cnbc