Società

Siria, Usa sfidano Russia sul terreno. Battaglia Isis diventa guerra mondiale

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – “Azioni dirette sul terreno”. Questa la frase con cui il segretario alla Difesa Usa Ash Carter ha rivelato l’invio, in Iraq e Siria, di truppe americane. Obiettivo: sconfiggere l’Isis. E restituire anche agli Stati Uniti quel ruolo da poliziotto del mondo che ultimamente ha ricoperto la Russia di Putin.

In un’audizione alla Commissione di Servizi armati del Senato, Carter ha detto: “Non ci tireremo indietro nel sostenere i nostri alleati negli attacchi contro l’Isis…o nel condurre una missione in modo diretto, sia con attacchi aerei che attraverso un’azione diretta sul terreno”. Carter ha fatto riferimento all’operazione militare della scorsa settimana, che ha visto truppe Usa e curde irrompere in una prigione nel nordest dell’Iraq, prima dell’alba, per liberare dozzine di ostaggi catturati dall’Isis.

In quell’occasione, sia Carter che i funzionari del Pentagono si sono rifiutati di descrivere l’operazione come una missione via terra. Cambio di strategia, evidentemente, dal momento che lo stesso Carter ha confermato di prevedere “più raid di questo tipo”.

Siria e Iraq diventano sempre più teatro di guerra che vede contrapposti Usa e Russia, in una nuova fase di Guerra Fredda che diventa sempre più accesa. Se la Russia vuole tutelare gli interessi del presidente siriano Bashar Assad, gli Usa fanno fronte a continue critiche interne per non aver agito prima, per abbatterne il regime. E indicative sono state le ultime dichiarazioni del senatore repubblicano della Carolina del Sud, Lindsey Graham, che ha detto che gli Usa non stanno facendo “assolutamente niente” per destituire Assad.