Tassi o credito? Il credito vince sui tassi. Per ora
Di Chris Iggo, CIO Fixed Income di AXA Investment Managers
Generare rendimenti stabili conservando il capitale, soprattutto nei mercati obbligazionari, è il Santo Graal della gestione degli investimenti. I fattori chiave dietro al rendimento sono il rischio di credito e di tasso d’interesse. Questi due rischi possono essere, e spesso lo sono, correlati negativamente.Un’asset allocation attiva, basata sulla comprensione del ciclo macroeconomico e del sentiment degli investitori, può quindi aiutare a regolare l’esposizione a tassi e credito nel corso del tempo.
Investire nel rischio di credito nel lungo termine paga, ma talvolta servono strumenti “sicuri” come i titoli di stato per compensare l’ampliamento degli spread del credito.
Per il momento preferiamo incrementare l’esposizione al rischio di credito dopo le performance poco brillanti del terzo trimestre. Un ciclo di rialzo dei tassi moderato in uno scenario di stabilizzazione dei prezzi delle materie prime e di crescita costante (seppure sotto tono) è positivo per il credito.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.