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Sondaggio: ecco cosa farà Piazza Affari nei prossimi sei mesi

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MILANO (WSI)  – Sono ottimisti gli operatori finanziari che hanno partecipato al consueto sondaggio realizzato da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Su 273 operatori interpellati, il 51% di questi prospetta un aumento dei corsi azionari nei prossimi 6 mesi. Il 7% vede un rialzo molto superiore al 10% mentre il 44% circa si contiene tra il 3 e il 10%.  In realtà rispetto al mese di settembre la platea degli ottimisti era più alta arrivando al 58%.

In salita il numero degli operatori che invece prospettano stabilità degli indici di mercato, con possibili variazioni al rialzo ma anche al ribasso sotto il 3%: nel mese di ottobre sono il 41% contro il 30% del mese di settembre.  Il 7% di essi vede ribassi dei mercati da qui ai prossimi 6 mesi tra il 3 e il 10% mentre rimane all’15 la fetta di operatori super pessimisti che vedono una correzione al ribasso che supera il 10%.

Dai dati del sondaggio emerge con evidenza che dopo le ultime settimane in cui si è registrato un tendenziale rialzo, aumentano sì le prospettive di crescita per Piazza Affari ma aumentano anche le probabilità che i mercati rimangano sugli stessi livelli attuali anche nei prossimi mesi.

In ogni caso parla di sentiment positivo degli operatori finanziari il presidente di Assiom Forex, Giuseppe Attana, secondo cui l’origine di tutto è da ricercarsi nelle ultime scelte della Bce (Banca centrale europea) di estendere il QE, ovvero il programma di Quantitative Easing.

La borsa viene vista al rialzo dal 51% dei sondaggisti, mentre il 41% la vede stabile, contro rispettivamente il 48% e il 30% di settembre. Indubbiamente le ultime decisioni della BCE sulla possibile estensione del QE sono state pressochè molto apprezzate dal mercato, che ne ha tratto linfa vitale”.

Proprio il numero uno della BCE, Mario Draghi al termine della riunione del Consiglio direttivo tenutosi a Malta ha annunciato che a dicembre verranno date le ultime decisioni.  Tra le varie ipotesi sul tavolo c’è chi scommette su una possibile proroga del QE a tutto il 2017 e anche inizio 2018 per evitare lo spauracchio deflazione, il che si tradurrebbe in una nuova iniezione di liquidità di oltre 1000 miliardi di euro.