ROMA (WSI) – E’ scontro in queste ore tra il ministro delle Finanze irlandese Michael Noonan e la Bank of Ireland. La banca irlandese – una delle principali del paese – ha infatti deciso di vietare il ritiro di somme inferiori ai 700 euro. Più precisamente: dalla metà di novembre, chi vorrà ritirare presso gli sportelli somme inferiori ai 700 euro non sarà più assistito dal personale. Se proprio vorrà disporre della somma, sarà costretto a ricorrere al Bancomat o a transazioni comunque elettroniche.
E non finisce qui, visto che le porte della banca saranno sbarrate anche verso coloro che avranno meno di 15 assegni da depositare o che non saranno in possesso di almeno 3.000 euro da versare nel proprio conto corrente.
Nel comunicato della banca si legge:
Bank of Ireland riconosce che questi cambiamenti potrebbero rappresentare un nuovo modo di fare banking per alcuni dei nostri clienti. Per questo, i team delle filiali saranno disponibili ad aiutarli e a guidarli in questa fase di transizione.
In prima linea contro i cambiamenti il ministro Noonan, che ha definito le restrizioni imposte dalla banca come “sorprendenti e non necessarie”, oltre che frutto di “una decisione commerciale” dell’istituto.
Mi aspetto che la banca rispetti a piano questo impegno (ad assistere i clienti piĂą vulnerabili). Gradirei un chiarimento dalla Bank of Ireland.
La banca ha immediatamente risposto alla nota del ministro, di fatto smorzando lievemente i toni
I clienti vulnerabili, insieme a quei clienti anziani che non si sentono a loro agio nell’utilizzare canali di self service o altre soluzioni tecnologiche, saranno assistiti dallo staff delle filiali per utilizzare i servizi a disposizione negli sportelli.
Sconcerto è stato manifestato da più parti. L’Associazione dei coltivatori irlandesi – Irish Farmers’ Association – ha affermato che i cambiamenti saranno particolarmente difficili da accettare per chi non ha alcuna familiarità con i sistemi bancari online, e ha chiesto di conseguenza all’istituto di riconsiderare i limiti imposti.
Sgomento anche dall’associazione che rappresenta i diritti degli anziani, Age Action, che ha accusato la Bank of Ireland di aver preso queste decisioni senza considerare assolutamente le esigenze dei clienti meno giovani.