NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta in ribasso: il Dow Jones perde 180 punti a 17.703 punti, Nasdaq -1,01% a 5.095, lo S&P 500 – 0,96% a 2.079 punti.
Il petrolio ha chiuso in ribasso a New York per la quarta seduta di fila. Il contratto a dicembre ha lasciato sul terreno 42 centesimi, l’1%, a quota 43,87 dollari al barile. Il greggio soffre da mercoledi’ scorso, quando il dato sulle scorte settimanali Usa di greggio era salito piu’ delle stime.
Inoltre sulla materia prima pesa la recente corsa del dollaro, accentuata dalle crescenti attese per un rialzo dei tassi di interesse a dicembre da parte della Federal Reserve. Nell’ultimo mese il petrolio ha perso l’11% circa.
Il dollaro rimane stabile dopo la pubblicazione del report occupazionale di ottobre, migliore delle attese, reso noto nella giornata di venerdì, che ha rafforzato le speculazioni su un rialzo dei tassi, da parte della Fed, a dicembre.
Il tono negativo del mercato si spiega tra l’altro con l’alert lanciato dall’Ocse, che ha parlato chiaramente di numeri da recessione. Tagliate le stime di crescita dell’economia globale. Le previsioni sono state riviste al ribasso a +2,9% circa quest’anno, in calo dal +3% atteso a settembre e +3,1% previsto a giugno. L’incognita è su quale impatto potrà avere sull’economia Usa non solo il rallentamento della Cina, ma la decisione della Fed di alzare i tassi in un contesto ancora fragile, soprattutto riguardo agli emergenti.
A tal proposito focus sulle vendite che si sono abbattute oggi soprattutto sul ringgit malese e il won sudcoreano, che hanno portato l’indice delle valute dei paesi emergenti verso il minimo in cinque settimane.
