IL RECORD DEGLI HEDGE FUND CHE PROMETTE BENE PER L'AZIONARIO
Gli hedge fund non sono mai stati tanto long sull’azionario. E’ quanto trapela da un’analisi di Bank of America, secondo cui “i fondi speculativi hanno aumentato l’esposizione netta al record di $785 miliardi (a livello nozionale), all’inizio del secondo trimestre del 2015, in crescita del 6,1% su base trimestrale e a un valore più che doppio rispetto al massimo di $373 miliardi del secondo trimestre del 2007, periodo precedente la crisi finanziaria. In termini percentuali, l’esposizione netta è salita al 77%, anche questo un massimo storico, superiore al periodo pre-crisi del secondo trimestre del 2007, pari al 59%. L’esposizione netta, una volta sottratte le operazioni short degli ETF, scende al 70%, comunque superiore al 69% del trimestre precedente. L’esposizione in contanti è rimasta al minimo record del 3,3%. Hedge fund anche meno short; nel primo trimestre l’esposizione short è stata del 55%, il 25% inferiore rispetto al 74% del secondo trimestre del 2007.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.