Francia conferma: ridurremo quota in Renault al 15%
ROMA (WSI) – Emmanuel Macron, ministro dell’Economia in Francia, ha ribadito che lo stato francese intende abbassare la sua partecipazione in Renault al 15% e ha anche insistito che il governo è contrario a qualsiasi cambiamento significativo nell’alleanza con Nissan Motor.
Lo Stato intende vendere la quota aggiuntiva del 5% che ha acquistato all’inizio di quest’anno il prima possibile. La condizione è che il prezzo dell’azione dovrà essere tale da garantire che i contribuenti non perdano soldi con l’operazione.
L’acquisto della partecipazione ha causato tensioni nei cda di entrambi i colossi dell’auto. La Francia ha cercato con l’ulteriore quota di assicurarsi, in base a una nuova legge approvata quest’anno, di raddoppiare i diritti di voto in mano allo Stato e di altri investitori di lungo termine. La decisione, ha precisato Macron, è stata presa
per prevenire che venissero adottate misure strutturali senza il consenso del governo.
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Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.