LISBONA (WSI) – Il Portogallo è la nuova Grecia? Questa la domanda che si pone l’uscente governo di centro destra guidato da Pedro Passos Coelho, caduto per mano dell’alleanza di sinistra formata da Blocco di Sinistra, Comunisti e Verdi.
I deputati delle tre formazioni di sinistra hanno votato compatti una mozione di sfiducia contro il programma dell’attuale esecutivo pro austerità e potrebbero nominare come primo ministro il leader del partito Socialista portoghese, Antonio Costa che se tutto va liscio dovrebbe governare per i prossimi quattro anni.
Come hanno fatto notare Nick Kounis e Aline Schuiling di ABN Amro, il leader del partito Antonio Costa ha promesso che la nuova alleanza di sinistra attaccherà il regime fiscale dell’Eurozona impedendo che il deficit di bilancio salga sopra la soglia del 3 per cento.
Una dichiarazione che però sembra in contrasto con alcuni dei punti del programma politico, come ad esempio quello di fare un passo indietro su alcuni tagli negli stipendi dei dipendenti pubblici, delle pensioni e dei servizi pubblici nonché su aumenti delle tasse attuati negli ultimi anni.
Tutto questo mentre il deficit corre superando il 3% del Prodotto Interno Lordo e il paese è ancora in depressione con un tasso di disoccupazione in salita al 13%. Allo stesso tempo il debito pubblico è due volte quello che il patto di stabilità europeo vorrebbe: se tutti i paesi devono adoperarsi per ridurre il rapporto debito/Pil al 60%, in Portogallo è al 130%.
Una situazione che desta forti preoccupazioni come sottolinea il ministro uscente delle finanze portoghese, Maria Luis Albuquerque secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg.
“Purtroppo, guardando la storia recente di uno dei nostri partner della zona euro, la Grecia, si vede benissimo l’effetto della presunta fine dell’austerità contro le regole europee (…) Cosa hanno ottenuto? Più recessione, più povertà, più disoccupazione e un aumento della dipendenza dalle istituzioni europee e dal Fondo Monetario Internazionale”.
Ma a ben vedere Portogallo e Grecia viaggiano su due binari diversi: mentre Syriza era molto distante dal raggiungere il potere, il partito socialista portoghese è oggi ai posti di comando. Inoltre il salvataggio del Portogallo si è concluso 12 mesi fa e oggi, a differenza della Grecia, il paese può accedere ai mercati dei capitali, aumentare la propria moneta e può attingere ad investitori privati per finanziare le spese pubbliche, cosa che la Grecia non poteva fare.