MOSCA (WSI) – Investimenti reciproci e rapporti commerciali, ma anche guerre in Europa e Medioriente, saranno al centro dell’incontro che si terrà in Turchia tra Renzi e Putin. Il premier italiano proverà a ricucire i rapporti con il presidente russo. Si parlerà anche dei conflitti in corso in Ucraina e Medioriente, a dimostrazione del profilo molto alto del faccia a faccia diplomatico che si svolgerà a margine del G20 il prossimo 16 novembre.
Lo ha annunciato il Cremlino. Quello di Antalya sarà già il terzo incontro tra i leader di Italia e Russia nel 2015. I precendenti sono del 5 marzo a Mosca e il 10 giugno a Milano nell’ambito della partecipazione di Putin alla giornata nazionale della Russia all’EXPO 2015.
Come sottolinea l’Ufficio stampa del Cremlino, Putin e Renzi comunicano per telefono con regolarità, l’ultima volta il 31 ottobre. E nel faccia a faccia in Turchia Putin intende parlare di economia, ma anche di Medio Oriente e della crisi ucraina, entrata in una fase di sostanziale tregua sul terreno dello scontro armato tra Kiev e i separatisti del Sud-est, ma anche di stallo politico.
“L’Italia è uno dei partner più importanti della Russia in Europa. Le relazioni con questo paese si basano sulla tradizione di rispetto reciproco e di una storia comune pluriennale”, evidenzia Mosca alla vigilia del colloquio in Turchia, “tuttavia, dal 2014, la dinamica delle relazioni bilaterali è diminuita“.
Secondo la linea generale della UE e della NATO, la leadership italiana ha sostenuto le sanzioni contro la Russia, sospeso o rallentato la cooperazione con la Russia su diversi fronti”. Dal Cremlino “tuttavia” fanno notare che “recentemente la parte italiana ha dimostrato interesse a proseguire la cooperazione sulla scena mondiale, cercando di preservare il potenziale positivo delle relazioni russo-italiane, accumulato nel corso degli anni”.
L’Italia è il quarto partner commerciale più importante della Russia dopo la Cina, i Paesi Bassi e Germania. A partire dal 2014 – osservano dal Cremlino – negli scambi commerciali si notano tendenze negative: lo scorso anno il bilancio è diminuito del 10% a 48,4 miliardi di dollari. Nel periodo gennaio-agosto di quest’anno del 35% a 21,9 miliardi di dollari.
Nel corso del prossimo incontro tra Putin e Renzi, il primo prevede di discutere la situazione attuale nelle relazioni economiche e commerciali e le misure per l’attivazione, anche nel quadro del Consiglio russo-italiano per la cooperazione economica, industriale e finanziaria, copriesieduto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal vicepremier russo Arkady Dvorkovich, riunitori il 3 settembre a Cernobbio.
“Particolare attenzione sarà rivolta alle prospettive di cooperazione degli investimenti, compresa la possibilità di localizzazione della produzione delle aziende italiane sul territorio russo” si apprende.