Rame: vista inversione di tendenza sul medio/lungo periodo
Nel corso del 2015 il rame è sceso al minimo dal 2009, penalizzato dalla frenata dell’economia cinese che ha avuto ripercussioni negative a livello globale.
Secondo le previsioni degli analisti di MPS Capital Services, nel breve periodo “potrebbe continuare la debolezza delle quotazioni del rame alla luce dell’incertezza che caratterizza l’economia cinese e del pessimismo degli operatori”.
(Immagine: MPS Capital Markets)
Nel medio/lungo periodo, invece, ci potrebbe essere un’inversione di tendenza. “I prezzi potrebbero tornare su livelli superiori rispetto agli attuali a causa dei minori investimenti che potrebbero causare shock futuri sull’offerta”. Perché questo accadata, tuttavia, prima “occorrono dei segnali di stabilizzazione/accelerazione dell’economia cinese per rialzi duraturi degni di nota”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.