Società

Terrorismo: crescono le vittime, +80% nel 2014

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ROMA (WSI) – Pochi giorni dopo i terribili attentati di Parigi che hanno scosso il mondo, arrivano i dati sui morti per mano del terrorismo internazionale da parte dell’Istitute for Economics and Peace.

Lo studio definisce il terrorismo come

“l’uso minacciato o effettivo della forza e della violenza illegale da parte di un attore non statale per raggiungere un obiettivo politico, economico, religioso o sociale attraverso la paura, la coercizione o l’intimidazione”.

Rispetto al solo anno scorso, il numero delle persone che hanno perso la vita in attacchi terroristici è aumentato dell’80%, il livello più alto mai registrato. In base al Global Index Terrorism, l’indice globale sul terrorismo, 32.658 persone sono state uccise dai terroristi nel 2014, un numero tristemente superiore rispetto ai 18.111 decessi avvenuti nel  2013, già segnato da un aumento delle vittime del terrorismo internazionale del 62% rispetto al 2012.

Uno slancio ad un ritmo senza precedenti è quello che sta guadagnando oggi il terrorismo, secondo Steve Killelea, il presidente esecutivo dell’Institute for Economics and peace.

I principali responsabili degli attacchi terroristici, secondo lo studio effettuato dall’Institute for Economic and peace, sono il gruppo Boko Haram e i jihadisti dell’Isis, il sedicente Stato islamico che hanno causato la metà delle vittime nel 2014.

Lo studio è stato realizzato tenendo conto delle morti e dei danni avvenuti in ben 162 paesi. Sarebbero però cinque le nazioni in cui è concentrato il terrorismo e sono Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria, che rappresentano in totale  il 78% delle vittime del terrorismo nel 2014. In Nigeria è cresciuto a dismisura il numero degli attentati, arrivando al 300% delle vittime, ossia 7.512 decessi.

Meno colpiti i paesi dell’occidente, dove il minor numero di attacchi si registra nel Regno Unito e in particolar modo in Irlanda. Tuttavia i recenti attentati di Parigi non lasciano dubbi sul pericolo che ormai corrono tuti i paesi, secondo il presidente Killelea.

“L’Isis ha la capacità di lanciare attacchi sofisticati e mortali in Europa”.