MILANO (WSI) – Lo scandalo dei motori diesel truccati incomincia a farsi sentire sugli affari di Volkswagen.
In ottobre la casa automobilistica ha subìto una riduzione della quota di mercato in Europa (al 25,2% dal 26,1% di settembre), area dove ha venduto meno vetture (-0,8%) del mese precedente, durante il quale ha visto un incremento degli acquisti dell’8,3%.
I consumatori hanno comprato un numero di modelli Volksagen dello 0,4% inferiore al mese antecedente. Anche le vetture Seat e Skoda sono state poco richieste, con un calo dell’11,2% e 2,9% rispettivamente. I brand come Audi e Porsche sono invece riusciti a rimediare un buon incremento delle vendite (+3,5% e +13,3% nell’ordine).
Dal momento che le consegne di auto avvengono diverse settimane dopo che viene presa la decisione di fare un acquisto, le ripercussioni vere e proprie dello scandalo delle emissioni di gas – iniziato il 18 settembre quando Volkswagen ha ammesso di aver manipolato i motori per poter superare i test, si vedranno a novembre.
Un dato è evidente già da adesso: la prima società automobilistica d’Europa sta perdendo il passo rispetto alla concorrenza in termini di immatricolazioni. Fiat Chrysler (FCA), in confronto, ha registrato un rialzo del 7,7% su base annua, a quota 70.556 veicoli.
La crescita delle nuove immatricolazioni nell’area Ue + Efta, che e’ stata pari al 2,7% rispetto a un anno fa, con 1,14 milioni di auto vendute, ha accusato una frenata in ottobre, ma si tratta in ogni modo del 26esimo mese consecutivo di crescita.
La casa automobilistica italiana, poi, ha fatto meglio del resto del mercato, grazie sopratutto all’ottima performance del brand Jeep. Secondo i dati dell’associazione dei produttori Acea, a FCA fa ora capo una quota di mercato del 6,2%, in aumento dal 5,9% dello stesso mese del 2014. Il marchio Fiat ha segnato un aumento dell’8,6%, Jeep del 69,9%, mentre calano in modo deciso Lancia-Chrysler (-30,3%) e Alfa Romeo (-8,9%).