A mezz’ora dall’apertura delle contrattazioni a New York, i futures sugli indici ripiegano dopo la diffusione del dato relativo all’ultima revisione del prodotto interno lordo USA nel quarto trimestre.
Negli ultimi tre mesi del 2000, la crescita del PIL e’ stata rivista a un tasso dell’1%, leggermente al di sotto dell’1,1% precedentemente comunicato. Gli economisti a Wall Street non prevedevano alcuna variazione.
Alle 16:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 2,50 punto (-0,22%).
Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in ribasso di 18 punti (-1,12%).
Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 38 punti (-0,39%).
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $1003,4 e rendimenti al 4,96%.
Il fantasma dell’orso, ricomparso mercoledi’ a Wall Street dopo un inizio settimana al rialzo, sembra oggi non aver abbandonato del tutto i mercati americani.
Gli investitori navigano a vista e rimangono convinti che la migliore strategia d’investimento sia operare di giorno in giorno o addirittura – per seguire l’esempio di Warren Buffett – non investire del tutto.
Alcuni analisti suggeriscono che la seduta di mercoledi’ rappresenti semplicemente la fine di un rimbalzo tecnico e prevedono ancora nubi all’orizzonte, soprattutto sul fronte degli utili aziendali.
“I rialzi di qualche giorno fa hanno fatto parte di un balzo tecnico, ora terminato – commenta Dirk van Dijk, equity strategist di C.H. Dean & Associates – Abbiamo assistito a pessime notizie relative ai bilanci aziendali e nessuno puo’ dire quando queste potranno durare”.
Oltre al pessimismo che sembra non aver abbandonato gli investitori, a pesare sul settore high tech, l’ennesimo ‘profit warning’ di una societa’ del settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Questa mattina, JNI Corp. (JNIC – Nasdaq) ha infatti annunciato che non sara’ in grado di rispettare gli obiettivi di bilancio per il primo trimestre a causa delle condizioni del mercato.
Notizie poco confortanti provengono anche dal settore wireless dopo che Dale Pfau di CIBC World Markets ha ridotto le proprie stime su utili e fatturato del colosso Qualcomm (QCOM – Nasdaq).
La banca d’affari ritiene infatti che la societa’ risente del forte indebolimento del settore, anche se continua a credere che Qualcomm “sara’ una delle prime societa’ a beneficiare della futura crescita nel settore delle comunicazioni mobili”.