MOSCA (WSI) – La Russia ha annunciato che dispiegherà l’incrociatore Movska al largo della costa della Siria, dopo l’abbattimento del suo caccia Sukhoi Su-24M da parte della Turchia. Obiettivo è “distruggere qualsiasi elemento che minacci gli aerei russi”. Il presidente russo Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di fare dietrofront, né di accettare la versione della Nato.
La Russia installerà inoltre nuovi sistemi di difesa missilistica S-400 nella base aerea di Hamimim in Siria, a soli 30 chilometri dalla frontiera con la Turchia. Di fatto la Nato sarebbe colpevole per aver, seppur evasivamente, dato ragione alla Turchia, secondo cui l’aereo russo ha invaso lo spazio aereo di Ankara per 17 secondi.
Il governo di Erdogan ha offerto ieri come prova le cartine dei tracciati radar che segnalano l’entrata del caccia russo in territorio straniero. Dalle immagini fornite sembrerebbe che il velivolo russo abbia violato lo spazio aereo turco per due volte, percorrendo meno di due miglia, ovvero circa tre chilometri.
La Russia invece ha ribattuto che lo stesso sistema di radar della base aerea Hmeimin conferma che l’aereo turco che ha abbattuto il caccia russo stava in quel momento violando lo spazio aereo della Siria. Di qui, la decisione della Russia di dispiegare il suo Cruiser “Moskva” al largo delle coste della Siria, per rafforzare le difese aeree.
Sanno di guerra imminente le parole del primo ministro Dmitry Medvedev, che ha definito l’abbattimento dell’aereo un “atto criminale imprudente”, che peggiorerà le relazioni tra la Russia e la Nato (che comprende appunto anche la Turchia) e che dimostra che Ankara sta proteggendo l’organizzazione terroristica dell’Isis.
Medvedev ha affermato che l’imprudenza delle azioni criminali delle autorità turche risultate nell’abbattimento dell’aereo russo ha provocato “un pericoloso peggioramento dei rapporti tra la Russia e la Nato “.
Nelle ultime ore sono arrivate informazioni più precise sui due piloti russi che si trovavano all’interno dell’aereo. L’ambasciatore russo in Francia ha riferito alla stazione radiofonica Europe 1, stando a quanto riportato da Reuters che:
“Un pilota a bordo è stato ferito quando si è lanciato con il paracadute e ucciso in modo selvaggio dai jihadisti. L’altro è riuscito a scappare. In base alle ultime informazioni disponibili, è stato prelevato dall’esercito siriano e dovrebbe in questo momento star tornando alla base dell’Aeronautica russa”
Lo staff delle Forze Armate della Russia ha intanto riferito che:
“Nessuno dei nostri alleati e paesi con cui stiamo lottando contro l’Isis ci ha mai riferito che le cosiddette unità di oppozione moderata (al regime del presidente siriano Assad) si trovavano nell’area dove l’aereo SU-24 è stato abbattuto”.
Il Ministero della Difesa russo ha poi proseguito:
“Non c’è stato alcun tentativo da parte dell’aereo turco di stabilire un contatto visivo o di qualsiasi tipo con l’equipaggio del nostro aereo attraverso i normali strumenti di controllo”.
Nè tanto meno, secondo la Russia, il caccia russo avrebbe violato lo spazio aereo della Turchia. Anzi, sarebbe stato proprio il caccia turco a entrare nello spazio aereo della Siria, attaccando il jet russo.
Il numero uno dello staff delle Forze Armate russe, generale Sergey Rudskoy ha affermato che il “Su 24 è stato colpito da un missile in territorio siriano”, a quattro chilometri dal confine tra Turchia e Siria, e ha parlato per questo di “una grave violazione delle leggi internazionali” da parte della Turchia.
Il Cruiser “Movska” sarà a questo punto dispiegato al largo delle coste di Latakia. “Avvertiamo che ogni target che rappresenti una potenziale minaccia sarà distrutto”, ha detto Rudskoy e che “tutti i contatti militari con la Turchia saranno sospesi”.
Prima dell’abbattimento dell’aereo da parte della Turchia, tutti i bombardamenti aerei russi erano stati condotti senza alcuna copertura aerea. Il Cruiser “Movska” (prima noto con il nome Lava) è un incrociatore lanciamissili che è stato creato ai tempi dell’Unione sovietica.