Francia, consumi giù: difficile ripetere Pil +0,3% del terzo trimestre
I francesi non hanno dimostrato un interesse molto basso nell’acquisto di beni durevoli in settembre, un dato che promette male in vista delle festività. I consumi delle famiglie in Francia sono scesi dello 0,7% a ottobre rispetto al mese precedente.
Il risultato è invece molto positivo rispetto all’anno scorso: +2,1% sull’anno precedente. La flessione congiunturale dei consumi, riporta in una nota l’Insee, l’istituto di statistica francese, è da ascrivereo “al calo degli acquisti dei beni durevoli (-1,8% dopo +1,6%)”. La Francia è la seconda economia dell’Eurozona.
Secondo gli economisti è difficile che il Pil a questo punto possa crescere del +0,3% sperimentato nel terzo trimestre.
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Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.