ROMA (WSI) – Mediobanca, Intesa Sanpaolo, BPMilano e persino il Monte dei Paschi di Siena superano gli esami Srep test della BCE, gli esami sul capitale, liquidità, governance e il modello di business degli istituti di credito.
I test Srep (Supervisory Reviews and Evalution process) sono stati avviati dalla Bce guidata da Mario Draghi quest’estate con l’obiettivo di aumentare la trasparenza sul travagliato settore bancario. Sono poi entrati nel vivo a settembre, con la comunicazione dei risultati preliminari e poi la consegna mercoledì scorso di quelli definitivi (ossia i nuovi requisiti minimi di capitale che i singoli istituti dovranno rispettare nel 2016).
Ad anticipare i risultati dei test condotti dalla Bce sulla liquidità, capitale, governance e modello di business delle banche, il Sole 24 Ore secondo cui risultano in seconda classe Mediobanca, Intesa Sanpaolo e BPMilano. Una seconda classe che corrisponde ad un posizionamento molto buono.
Le altre banche si piazzano in terza posizione e due, Popolare Vicenza e Veneto Banca sono state formalmente bocciate ma sono in sostanza ad un passo dalla promozione parchè hanno un asso nella manica: prossimi aumenti di capitale.
Promosso anche il Monte dei Paschi di Siena che è stato il primo in via ufficiale a rivelare il contenuto dei Srep test con un comunicato diramato nella serata di ieri insieme all’annuncio di aver superato i test condotti dalla banca centrale europea.
L’Istituto centrale guidato da Mario Draghi ha indicato alla banca senese di mantenere il requisito patrimoniale minimo in termini di common equity tier 1 su base consolidata al 10,2% dal primo gennaio e al 10,75% a partire dal 31 dicembre 2016. Altre richieste da Francoforte per l’istituto riguardano il limite alla distribuzione dei dividendi, le iniziative sui crediti non performing e di ristrutturazione, aggregazioni incluse.
Subito dopo l’annuncio il titolo MPS corre in Borsa, arrivando a registrare un rialzo di anche il 5%.