Pop Vicenza: coefficienti patrimoniali molto al di sotto dei target Bce
MILANO (WSI) – Nettamente inferiori rispetto ai target fissati dalla Bce al termine dei Srep test i coefficienti patrimoniali della Banca Popolare di Vicenza. In particolare la Banca Centrale europea ha chiesto alla Pop Vicenza un Cet1 almeno al 10,25%, in calo dal 10,3% indicato a maggio e dal precedente 11%, contro il 6,94% comunicato dall’istituto al 30 settembre.
Per l’istituto passato in mano a Stefano Dolcetta dopo le dimissioni di Gianni Zonin, le richieste della Bce sono già “pienamente considerate nel nuovo piano industriale che prevede un aumento di capitale da 1,5 miliardi e conseguentemente già avviate nell’ambito del piano realizzativo approvato dal consiglio di amministrazione”.
“La Bce chiede anche di presentare un piano di capitale da realizzarsi entro la fine di aprile 2016 (…) rafforzare le strutture organizzative, i processi, le procedure e le strategie relative alle sue funzioni di controllo interno, di porre in essere politiche conservative ed un contingency plan sul fronte della liquidità fino alla realizzazione del piano di capitalizzazione, per far fronte a possibili deflussi che potrebbero influire sulla posizione di liquidità del gruppo e di rafforzare il piano di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale e il processo di stress test e di pianificazione del capitale”.
Breaking news
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.