Istat, giù i prezzi alla produzione dei prodotti industriali
Il calo dei prezzi dell’energia preme verso il basso i prezzi alla produzione dei prodotti industriali. L’Istat comunica che per il mese di ottobre il calo è stato dello 0,1% su base mensile, e del 2,9% su quella annuale. Al netto dei prezzi dell’energia la diminuzione su base annuale scende allo 0,1% (-0,2%, invece, la variazione congiunturale).
La componente energetica ha un peso particolare sui prezzi del mercato interno, per i quali essa incide negativamente per il 3,5%. Si tratta di una tendenza che resta tale anche per i prezzi sul mercato estero (-0,8% il peso sul mercato dell’area euro, -1% su quello non-euro).
Scendono in modo più pronunciato i prezzi alla produzione di prodotti petroliferi raffinati e della fabbricazione di coke (-18,5% sul mercato interno, -26% su quello estero).
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.