Auto: boom di nuove immatricolazioni, +26% per FCA
ROMA (WSI) – E’ boom per le nuove immatricolazioni auto in Italia nel mese di novembre. A rivelarlo il Ministero dei Trasporti secondo cui sono state immatricolate 134.021 nuove auto, il 23,47% in più dello stesso mese dell’anno scorso il 2014. Sono state 1.464.747 negli undici mesi, con una crescita del 15,48% sull’analogo periodo 2014.
Cresce Fiat Chrysler che a novembre registra 37.326 consegne, il 26% in più dello stesso mese 2014. Sono state 413.665 le auto che FCA ha immatricolato negli 11 mesi con una crescita del 17,69% sull’analogo periodo del 2014. La quota di nuove immatricolazioni è pari al 27,85% (+0,57%) e al 28,24% negli undici mesi (+0,53%).
Non risente degli effetti del dieselgate, per lo meno nel mercato italiano, il marchio Volkswagen che registra a novembre nel nostro paese il 27,1% in più di nuove immatricolazioni dello stesso mese 2014 (+7,48% negli undici mesi) vendendo 10.093 auto. Buoni risultati anche per l’Audi che ha consegnato a novembre 4.590 auto, registrando un +13,19% e 52.297 nel periodo (+9,26%). Anche Skoda e Seat in crescita (a ottobre +12% e +19%).
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.