ROMA (WSI) – Per combattere il terrorismo e rispondere alla minaccia rappresentata dall’ISIS, il primo ministro Matteo Renzi ha annunciato che l’Italia rimarrà impegnata militarmente in Afghanistan anche nel 2016.
“I soldati italiani in Afghanistan sono uomini e donne che stanno facendo un lavoro prezioso. Nel 2015 continueranno a lavorare fianco a fianco con gli Stati Uniti e con la coalizione internazionale – mano nella mano con i nostri fratelli afghani, con l’obiettivo di combattere il terrorismo”.
Il leader del PD si è espresso dopo aver incontrato il presidente Ashraf Ghani, che ha ringraziato le forze dell’Italia per il loro impegno aggiungendo di nutrire la speranza che il Senato approvi il “prolungamento della missione delle truppe italiane”.
“Europa e Afghanistan, Italia e Afghanistan, non sono due luoghi distanti ma due alleati, uniti da tratti che ci accomunano”, ha detto Ghani. “Quello che è sotto l’attacco delle organizzazioni terroristiche è la libertà. Il credo della legge e della libertà di movimento“.
La coalizione internazionale a guida Usa ha attaccato l’Afghanistan in risposta agli attentati alle Torri Gemelle. In Afghanistan i talebani al potere avevano infatti accolto e ospitato Bin Laden, il capo di al-Qaida ritenuta la mente dietro agli attacchi dell’11 settembre 2001.
Germania, Francia e altri paesi dell’UE si sono già impegnati, insieme agli Usa, per mandare rinforzi in Siria, il paese in guerra dove il gruppo armato jihadista dell’ISIS è più presente. Lo Stato Islamico (o Daesh, come viene anche chiamato dai suoi oppositori) è operativo anche in Iraq, regione nella quale sta cercando di fondare un Califfato, e Libia.
I ministri degli Esteri dei paesi membri della Nato hanno accettato di lasciare in Afghanistan circa 12 mila soldati anche l’anno prossimo, nell’ambito di un programma di aiuti al paese che dovrebbe durare fino al 2020.
Il segretario generale Jens Stoltenberg ha confermato l’impegno della coalizione transatlantica: 5 mila uomini della Nato e dei suoi alleati più 7 mila del fronte americano. In una decisione che probabilmente complicherà ulteriormente i rapporti già fragili con la Russia, la Nato ha confermato ieri l’annessione del Montenegro, paese dei Balcani che sfocia sul mar Adriatico, al confine con la Serbia, la Bosnia e l’Albania.