MILANO (WSI) – Borse europee in ritirata dopo l’annuncio della Bce, che ha reso noto che taglierà i tassi sui depositi di appena 10 punti base, dal -0,20% precedente al -0,30%. Per i mercati azionari del continente è stata la seduta peggiore da settembre. Gli investitori sono rimasti delusi nonostante Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa, abbia annunciato una estensione del piano di QE di altri sei mesi fino al marzo del 2017 e l’inclusione, tra gli asset acquistabili, anche dei debiti regionali e locali. Alcuni analisti avevano sperato in una riduzione del tasso sui depositi maggiore, fino al livelo di -0,40%.
Saxo Bank ha parlato di decisione shock, mentre Capital Economics e Schroders hanno detto che Draghi si è giocato la reputazione, avendo creato aspettative troppo alte. Le ambizioni da colomba del banchiere romano sono andate a infrangersi contro il muro eretto dai falchi del board, Germania in primis.
Il contesto di inflazione zero aveva reso ancora più potenti le speculazioni degli investitori, che sono state così disattese. Di conseguenza, le Borse sono cadute vittime delle prese di profitto, afflitte anche dal forte recupero del cambio euro-dollaro, i cui movimenti destano però non pochi sospetti.
L’euro ha reagito subito infatti alla pubblicazione di un report online del Financial Times, che ha reso noto in anticipo che i tassi di riferimento principali sarebbero stati lasciati invariati.
Subito dopo sono arrivate le scuse. Con un tweet, il @FinancialTimes ha scritto: per favore ignorate il tweet precedente intitolato ‘La Bce lascia i tassi invariati con una decisione shock”.
Con le parole di Draghi, la moneta unica è schizzata poi oltre $1,08.
Stamattina sul mercato dei titoli di stato dell’Eurozona i tassi hanno testato nuovi minimi. Attenzione in particolare ai tassi sui BTP italiani a due anni, che sono scivolati sotto lo zero.
I futures Wti sul petrolio scambiati sul Nymex di New York sono saliti, riagguantando la soglia dei $40 al barile, bucata al ribasso durante le ore precedenti. Aumenta la pressione sull’Arabia Saudita affinché intervenga per sostenere le quotazioni del crude.
In Asia borsa Tokyo piatta, Shanghai in controtendenza con un rialzo del +1,10%, sulla scia delle speculazioni di mercato secondo cui Pechino aiuterà il mercato immobiliare con nuove misure di stimolo.
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