WASHINGTON (WSI) – Un ex membro del Fondo Monetario Internazionale ha criticato aspramente la troika dei creditori e i piani di salvataggio concessi agli stati membri dell’area euro fortemente indebitati e in difficoltà economiche.
Secondo Ajai Chopra il funzionario in pensione, l’Irlanda e altri paesi che hanno ottenuto i finanziamenti della troika formata da Commissione Ue, Fmi e Bce, avrebbero giovato di condizioni più favorevoli se non ci fosse stata di mezzo la Banca centrale di Francoforte.
Secondo Chopra, che è stato a capo della missione dell’Fmi durante il programma di bailout accordato all’Irlanda nel 2010, durante “accese” discussioni il gruppo di emissari da lui capitanato si è opposto fermamente alla proposta di includere la Bce nel trittico di creditori.
Il piano dell sua squadra, fa sapere l’ex Fmi all’Irish Times, prevedeva che l’Irlanda prendesse in prestito decine di miliardi di euro in più – oltre il limite di 67,5 miliardi imposto dal pacchetto di aiuti poi concordato – in modo che i prestiti di emergenza concessi dalla Bce alla banca Anglo Irish Bank potessero essere restituiti più in fretta.
“Non è servito a niente che quegli argomenti siano stati citati, perché sono stati subito esclusi dal dibattito. È un peccato”, ha chiosato Chopra parlando al quotidiano irlandese da Washington, dove il Fondo Monetario Internazionale ha sede.
In cambio di miliardi di aiuti, Dublino ha dovuto imporre misure di rigore e austerity dolorose che hanno impoverito la popolazione. Il debito ora è stato ripianato e l’Irlanda, che ha potuto trarre vantaggio da una corporate tax tra le più favorevoli d’Europa, ora ha ripreso a crescere a ritmi elevati. Il suo viene citato spesso come esempio del funzionamento corretto delle pratiche della troika.
L’Ocse stima che l’economia si espanderà del 5,6% nel 2015 e del 4,1% nel 2016. Sono i tassi di crescita più sostenuti dell’intera Unione Europea. Nel 2008 il sistema finanziario era collassato e con esso l’intera economia del paese.
La Borsa ha visto il suo valore raddoppiare negli ultimi cinque anni, se ci si basa sull’andamento dell’indice iShares MSCI Ireland Capped ERF EIRL. Ora agli irlandesi sembrerà di essere tornati ai giorni del boom economico della “Tigre Celtica”. Ma per arrivarci hanno dovuto passare attraverso anni di pesanti sacrifici.
Fonte: Irish Times