MILANO (WSI) –  Borsa Milano chiude praticamente invariata dopo una pericolosa virata in territorio negativo. Anche l’azionario asiatico è stato poco mosso, mentre il dollaro si è reso protagonista di una prova positiva dopo i buoni dati emersi con la pubblicazione del report occupazionale Usa.
Prezzi del petrolio in apnea, a New York non solo scivolano sotto la soglia dei $40 al barile, ma bucano anche quella di $39, con un tonfo maggiore di -3%, dopo che l’Opec ha abbandonato la strategia di limitare la produzione per controllare i prezzi.
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Da segnalare che l’azionario asiatico ha ricalcato largamente il trend dell’azionario Usa, nel corso di quest’anno, in attesa della decisione della Fed di terminare la propria politica monetaria di tassi a zero.
Dopo il forte rally delle ultime sedute della scorsa settimana, il cambio euro-dollaro – schizzato fino a oltre $1,09, segnando il rialzo maggiore dal 2009, nelle ore successive agli annunci deludenti di  Mario Draghi – scende oggi anche al di sotto della soglia a $1,08.
La pubblicazione dei dati sul Lavoro Usa, pur confermando ormai la politica monetaria restrittiva imminente della Fed, ha calmato i mercati, con l’indice JP Morgan Global FX Volatility Index – che indica le attese sulle oscillazioni dei prezzi – che è sceso -2,5% lo scorso venerdì, al minimo in quasi quattro mesi.
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