ROMA (WSI) – Governo e maggioranza ancora al lavoro per le ultime limature al disegno di legge di Stabilità e tra le ultime novità spunta l’ipotesi di tagliare le tasse delle Regioni, in particolar modo dell’addizionale Irpef. A lanciare la proposta, come riporta Il Messaggero, è stato il relatore del Partito Democratico alla Legge di Stabilità in dirittura d’arrivo, Fabio Melilli.
“Stiamo studiando una formula che consenta a tutte le regioni di abbassare le tasse, in particolare l’addizionale Irpef”.
In questa fase embrionale si tratta di una proposta che dovrà poi passare al vaglio del Tesoro e l’idea, secondo quanto affermato dal relatore Fabio Melilli è da una parte permettere ai governatori regionali di dividere in più anni le rate dei mutui che stanno pagando attualmente per rimborsare i prestiti avuti dallo Stato al fine di ripagare i debiti contratti dalla Pubblica amministrazione o quelli per il rientro dei deficit sanitari. Le risorse liberate permetteranno di tagliare le addizionali Irpef che in alcune regioni hanno raggiunto il livello massimo.
“L’ipotesi a cui governo e maggioranza stanno lavorando è da un lato sospendere o scadenzare in modo diverso le rate dei mutui delle Regioni che hanno piani di rientro e dall’altro agire sulla legge 35 che riguarda i pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni per consentire a tutte le Regioni di abbassare la pressione fiscale”.
Tra le altre misure al vaglio dell’Esecutivo vi è anche il credito di imposta per il Mezzogiorno al 10% mentre in bilico la proposta di rafforzare gli sgravi per le nuove assunzioni. Tiene ancora banco la questione del salvataggio dei 4 istituti di credito e la tutela dei loro risparmiatori. Da Twitter, il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo sottolineando che occorre salvare i risparmiatori, mentre Francesco Boccia, il presidente della Commissione Bilancio alla Camera sottolinea che ad essere salvati devono essere anche gli azionisti.
“Alcuni lo sono diventati senza rendersene conto stipulando magari il mutuo sulla casa e dovrebbero allora essere aiutati, magari costruendo un ponte fra le bad bank e le newco create per salvare le banche e consistenti così che il valore aggiunto creato da queste ultime possa essere dirottato sulle prime. Chi ha perso potrebbe così riavere qualcosa”.