Cina, domanda interna in crisi: lo dicono dati bilancia commerciale
NEW YORK (WSI) – I mercati asiatici stanno pagando caro gli ultimi dati macro deludenti provenienti dalla Cina. Gli ultimi numeri pubblicati hanno intensificato i timori circa un rallentamento dell’attività economica. In Cina le esportazioni si sono contratte del -6,8% a novembre rispetto all’anno scorso. Il calo è più marcato del previsto e rappresenta il quinto mese consecutivo di peggioramento.
Le importazioni sono scese dell’8,7%: è il tredicesimo mese di fila che sono in contrazione. Indica chiaramente che la domanda interna cinese si sta indebolendo. L’azionario è sceso così ai minimi di tre settimane con la Borsa di Shanghai e Hong Kong che, con flessioni del 2% circa, sono tra le peggiori di giornata.
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Chiusura incolore a Piazza Affari. Il Ftse Mib termina pressoché invariato con Banco Bpm luce dopo l’offerta pubblica di scambio di Unicredit
Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.