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Dow Jones potrebbe presto iniziare fase di cali del -70%

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NEW YORK (WSI) – Nel grafico dell’indice Dow Jones ha iniziato a formarsi un pericoloso segnale ribassista, che nel gergo dell’analisi tecnica si chiama “megafono”, oppure, con maggiore poesia, le “mascelle della morte”. Esso si compone di norma di tre massimi e due minimi di ampiezza via via crescente; il “megafono” – molto evidente nel grafico sotto riportato – si può ritenere completo quando, al raggiungimento dell’ultimo apice fa seguito un ribasso verso il minimo inferiore.

Osservando l’indice Dow Jones a partire dal 2000 i graficisti osservano che è proprio quello che sta succedendo al paniere delle blue chip americane. Si nota la formazione dei primi due picchi in prossimità dei crolli successivi, che sono di entità crescente. Sono arrivati in concomitanza della new economy, prima, e della crisi finanziaria del 2008, poi.

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Adesso, scrive l’analista Ken Goldberg, ci si prospetta la terza e più grave correzione del Dow Jones “nei prossimi tre anni”. La caduta dell’indice fu del 35% raggiunto nel 2002 e del 50% nel 2009, era andata anche peggio all’ S&P 500 (-50% in entrambi i casi) e al Nasdaq.

La drammatica frenata che Goldberg vede all’orizzonte sarebbe nell’ordine di addirittura il 70%, calo per effetto del quale il Dow Jones dovrebbe tornare intorno a quota 6.000 punti. In termini proporzionali sarebbe un ribasso anche “troppo piccolo secondo le teorie Elliot Wave e di Fibonacci”, scrive Goldberg. In accordo ai calcoli di queste ultime la discesa arriverebbe fino “al 90%”.

Fonte: The Street