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Crisi migranti, in Ue arriva polizia di frontiera comune

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NEW YOK (WSI) – La crisi dei migranti sembra non conoscere fine e solo quest’anno ha visto 1,2 milioni di persone disperate raggiungere il Vecchio Continente. Per arginarla Bruxelles starebbe valutando l’idea di creare una polizia di frontiera Ue che sostituisce l’agenzia Frontex. Una mossa che rappresenta senza ombra di dubbio il più grande trasferimento di sovranità dalla creazione della moneta unica.

Il piano che la Commissione europea presenterà la prossima settimana prevede la sostituzione dell’agenzia Frontex con forze di polizie di frontiera permanente insieme alla guardia costiera. A renderlo noto il Financial Times secondo cui il progetto introduce un tipo di polizia di frontiera comune chiesto più volte dal governo di Parigi e Berlino. Frenano Gran Bretagna e Irlanda che sarebbero non obbligati a prendere parte al progetto.

Sono circa 15 anni che i leader europei discutono sulla possibile istituzione di una polizia di frontiera comune e le tante obiezioni hanno fatto sempre naufragare la proposta. Commenta a caldo Dimitris Avramopoulos, responsabile della politica migratoria dell’Unione europea secondo cui:

“La crisi dei rifugiati ha mostrato i limiti dell’attuale agenzia di frontiera dell’Ue, Frontex, al fine di affrontare efficacemente e porre rimedio alla situazione creatasi”.

La proposta, secondo quanto sostenuto da funzionari Ue è del tutto legale in virtù di un articolo del trattato Ue che permette “la graduale introduzione di un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne”.

Frontex, l’agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea, con sede a Varsavia ha avuto un grande limite, visto che ha potuto solo coordinare la protezione delle frontiere, limite che è divenuto molto evidente durante la crisi migratoria. Nessun permesso a Frontex è stato dato per acquistare attrezzature adeguate, né per impiegare le proprie guardie di frontiera e ha dovuto fare affidamento sugli impegni presi dagli Stati membri che il più delle volte non si sono concretizzati.

Se il piano che propone la Commissione Ue sulla sostituzione di Frontex con la polizia di frontiera comune, i poteri affidati al nuovo strumento di controllo saranno maggiori: non solo si potranno acquistare le attrezzature necessarie allo svolgimento delle mansioni di controllo loro affidate, ma anche la possibilità di espellere le persone che non hanno diritto a rimanere sul territorio europeo. La polizia di frontiera comunque sarà soggetta alla legge nazionale dello Stato membri in cui opera.