MILANO (WSI) – Dopo il tonfo della vigilia, Borsa Milano ha realizzato un bel rimbalzo oltre il +3,7%, nonostante il peggioramento, in queste ultime sedute, del sentiment, e le turbolenze esterne. Ftse Mib +3,74% a 21.272,68 punti. Forti buy sulle banche e in particolare le popolari, on Mps che fa quasi +5%.
Recupero per i mercati emergenti misurati dalla performance dell’indice MSCI Emerging Markets, salito per la prima volta in 10 giorni, e in ripresa dal minimo in sei anni in cui era scivolato. A sostenere l’indice, il trend positivo delle commodity currencies, ovvero delle valute legate alle materie prime, e il calo del dollaro prima della riunione della Federal Reserve, che inizierà oggi.
La decisione sui i tassi arriverà domani, 16 dicembre, con l’annuncio – quasi sicuro (la probabilità è del 74%), del primo rialzo dei tassi Usa dal 2006, ovvero in quasi 10 anni.
Un alert arriva da Wall Street: per la prima volta dall’agosto del 2008, l’indice VIX che misura la volatilità del mercato dei bond high yield è più alto del VIX che misura la volatilità sull’azionario.
La volatilità a 1 mese misurata dall’HYG (high yield) è salita oltre 21, al massimo dall’ottobre del 2011. L’ultima volta che la volatilità di questo settore è salita oltre quella dell’azionario, il VIX è balzato, superando la soglia di 40 punti e scontando un aumento del rischio.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro fa dietronfront, tornando sotto $1,10. Dollaro/yen torna a salire oltre JPY 121.
I prezzi del petrolio WTI segnano un rally superiore a +2% riagguantando anche quota $37. Forti acquisti anche sul Brent, che riconquista comunque quota $38, dopo perdite fino a -4% nella seduta di ieri.
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