Mps, Consob e l’incubo Alexandria. Nuovi problemi per la banca
MILANO (WSI) – Si dimostra tonico oggi a Piazza Affari il titolo MPS con un progresso dell’1,65%, in un contesto di euforia sui mercati per il rialzo dei tassi di intesse da parte della Federal Reserve degli Usa che ha avviato una fase in cui, stando alle stesse dichiarazioni di Janet Yellen, in cui si adotterà una politica monetaria restrittiva, comunque graduale. Rispetto al FTSE MIB, l’andamento di Banca Mps nella settimana mostra una forza minore del titolo, possibile preda dei venditori.
A fine settembre la banca senese aveva annunciato la chiusura del caso Alexandria, messo in piedi con la gestione di Mussari e Vigni al fine di finanziare l’acquisto di Antonveneta da cui è partito lo scandalo che ha travolto il Monte dei Paschi dal 2013. Oggi la Consob ha reso noto che lo stesso dossier deve essere contabilizzato come un derivato, costringendo così Rocca Salimbeni a rimettere mano ai conti del 2014 e del 1° semestre del 2015. In prospettiva un possibile effetto fiscale negativo per 130 milioni di euro nell’anno in corso.
Breaking news
La massa monetaria M3 ha registrato un incremento del 3,4% a ottobre 2024, in linea con le attese, mentre l’aggregato M1 ha visto una crescita dello 0,2%. I prestiti alle famiglie e alle imprese sono aumentati rispettivamente dello 0,8% e dell’1,2%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in positivo, trainata dai titoli dell’elettronica e dalle aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante le incertezze sulla politica commerciale USA.
L’inflazione in Spagna ha raggiunto il 2,4% a novembre, la crescita più rapida da agosto. In programma oggi anche il Cpi in Germania
Piazza Affari e le altre borse europee aprono sopra la parità. Wall Street rimarrà chiusa oggi per il Giorno del Ringraziamento