NEW YORK (WSI) – In nome della lotta al terrorismo la privacy degli utenti sarà minacciata per gli anni a venire. La normativa di cui in pochi hanno sentito parlare, anche negli Stati Uniti, si chiama Cybersecurity Information Sharing Act (CISA). Il provvedimento è stato inserito dal Congresso all’ultimo in un decreto di legge di bilancio di fine anno, sulla gestione dei finanziamenti pubblici del governo federale.
A questo punto è difficilissimo che non la norma controversa anti terrorismo non venga approvata. Il testo del CISA ha già superato lo scoglio del Senato in ottobre con una maggioranza netta (74 si e 21 contrari) e da allora le società del mondo hi-tech e Internet hanno espresso il loro malcontento. Twitter e Reddit hanno accusato le autorità politiche americane di pratiche che violeranno la privacy degli utenti.
La legge per controllare la condivisione delle informazioni online, che è stata ribattezzata, Cybersecurity Act del 2015, è stata inserita nell’ultimo decreto dell’anno, un testo in cui viene indicato come gestire tasse e finanziamenti pubblici.
Porre un veto al decreto, che ha impiegato ore e ore prima di venire redatto alle 2 della mattina di mercoledì, avrebbe un costo politico molto alto.
Se infatti il decreto di bilancio non fosse pronto per la fine dell’anno, dovrebbero chiudere alcune delle attività e dei servizi principali del governo, un po’ come è successo nel 2013. Insomma, l’aver inserito il provvedimento CISA nel testo sul bilancio era il migliore modo per garantirne l’approvazione parlamentare. Alle spese della privacy dei cittadini.
Nei giorni successivi agli attentati di Parigi, quando la Francia ha incominciato a fare pressioni sui governi europei per imporre misure più restrittive di controllo – oltre che delle frontiere anche dei mezzi di comunicazione della popolazione, sopratutto su Internet – la domanda che si sono fatti un po’ tutti è stata: siamo disposti a rinunciare alle nostre libertà personali in nome della lotta al terrorismo e ai criminali?
Se il governo ci spia è chiaro che viene messa in gioco la nostra libertà di parola, di fare e dire tutto quello che vogliamo.
Fonte: Tech Insider