Sanzioni Iran: Usa si svegliano, valutano risposta a lancio missile
WASHINGTON (WSI) – Gli Stati Uniti stanno attualmente valutando come rispondere al governo di Teheran che nel mese di ottobre ha lanciato un nuovo missile balistico, violando le risoluzioni Onu.
Secondo il comitato di esperti dell’ONU il lancio del missile a lungo raggio del’Iran è qualificabile come una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si profilano così all’orizzonte nuove sanzioni in capo a Teheran come ha affermato Stephen Mull, il coordinatore principale del Dipartimento di Stato per l’attuazione di un accordo nucleare internazionale con l’Iran, in audizione al Senato.
Sei mediatori internazionali (USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Cina) e l’Iran, il 14 luglio di quest’anno, hanno raggiunto un accordo storico sul programma nucleare iraniano. Sia i repubblicani che molti democratici si sono opposti all’accordo nucleare e dopo il lancio del missile balistico da parte di Teheran, molti governatori criticano l’amministrazione Obama per l’inadeguatezza di una risposta.
Il senatore democratico Chris Coons, che ha appoggiato l’affaire Iran ma con riserve, ha detto che a partire del prossimo mese i membri del Congresso spingeranno per un rinnovo delle sanzioni verso Teheran fino alla fine del 2016.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.