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WALL STREET PREOCCUPATA ATTENDE LA FED

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Neppure il confortante dato preliminare sulla fiducia dei consumatori a maggio, il cosiddetto “Michigan Sentiment Index”, riesce a dare una scrollata ai mercati intorpiditi dalle notizie contrastanti giunte questa mattina dal fronte macroeconomico.

Verificare aggiornamento indici in TEMPO REALE in prima pagna

“Tutti gli occhi sono sull’economia americana e su cosa potrebbe significare per i profitti aziendali” aveva detto a inizio mattinata Alan Hoffman di Value Asset Management.

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato una crescita dello 0,8% nel mese di aprile, lo 0,6% in piu’ delle aspettative.

Superiore alle previsioni anche l’indice dei prezzi alla produzione che ha visto un incremento dello 0,3%.

Paradossalmente queste due grandezze, sommate al dato preliminare sul Michigan, se da una parte lasciano intendere che la macchina economica statunitense non e’ cosi’ malandata come alcuni “apocalittici” prefiguravano, dall’altro lato infondono negli investitori la paura che la Federal Reserve a questo punto possa rivedere la politica monetaria.

“Credo che gli investitori siano preoccupati che la Fed possa non tagliare piu’ i tassi o che che li abbassi meno delle attese”, ha spiegato Barry Berman di Robert W.Baird & Co.

Particolamente incerta la situazione del Dow Jones.

L’indice delle blue chip appare strattonato ora in positivo ora in negativo da due colossi di settore.

Nella prima parte della mattinata, la compagnia guidata da Lou Gerstner ha subito un giudizio positivo da parte di Don Young di UBS Warburg che commentava positivamente la riunione del management di ieri.

Oggi invece e’ arrivato un vero e proprio downgrading di Andrew Neff di Bear Stearns che boccia Ibm da “Buy” a “Attractive”.

Positivo invece l’influsso di Johnson & Johnson’s (JNJ – Nyse) dopo che il Ceo della societa’, Ralph Larsen in un’intervista che il mercato dell’anemia sara’ terreno fertile per lo sviluppo dei propri prodotti farmaceutici.

Complessivamente e’ tutto il settore farmaceutico ad andare alla grande.

Schering-Plough (SGP – Nyse) sta attualmente guadagnando oltre il 5,80% su voci che Merck (MRK – Nyse) starebbe per comprarla.

Merck perde invece l’1,61% aggravata ulteriormente dalla non entusiasta accoglienza degli investitori davanti alle indiscrezioni che vorrebbero la societa’ acquistare Rosetta Inpharmatics (RSTA – Nasdaq) per $620 milioni.