Mercati: è giunto il momento di ‘liberarsi’ dagli indici
Dopo gli ultimi anni di crisi e ribaltoni nei mercati è giunto il momento di rimettere in discussione le proprie strategie di investimento e ridurre l’esposizione al rischio di mercato. Lo dice Didier Saint-Georges, Membro del Comitato Investimenti e Managing Director di Carmignac, in un report al titolo “Viva la Libertà”.
Spesso è difficile per molti investitori rinunciare a strategie che si sono dimostrate efficaci a lungo, spiega Saint-George. “Lo ricordano i danni causati da ogni inversione di trend, come la fine del primato dei titoli tecnologici alla chiusura del decennio, dei titoli finanziari nel 2008, o delle materie prime quattro anni fa”.
“Siamo oggi convinti che sia giunto il momento di rimettere in discussione le tendenze di mercato degli ultimi sette anni. Per le gestioni attive finalizzate alla preservazione del capitale oggi è giunto il momento di affermare la propria libertà nei confronti degli indici. Ciò significa ridurre il “beta”, cioè l’esposizione al rischio di mercato e, al contrario, ricorrere ampiamente alla generazione di alfa come driver di performance e, infine, come strumento aggiuntivo di gestione dei rischi”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.