Petrolio ai minimi degli ultimi 11 anni: i motivi del tracollo
Prosegue la discesa dei prezzi del petrolio: 34,52 dollari il prezzo del barile Wti (-0,6%); al momento il prezzo del Brent, invece, è a 36,54 (calo dello 0,92%). Per quest’ultimo il livello del prezzo ha raggiunto i minimi degli ultimi 11 anni. I futures sul Brent sono scesi di circa il 2%, mentre la perdita, solo nell’ultimo mese, è stata superiore al 18,5%: il calo più netto dai tempi del crollo della Lehman Brothers dell’ottobre 2008.
La competizione per accaparrarsi quote di mercato in un contesto così difficile per i produttori porterà la Russia a estrarre più di 10 milioni di barili al giorno, record dalla caduta dell’Unione Sovietica, mentre la produzione Opec è vicina ai 31,5 milioni di barili al giorno, addirittura sopra il target ufficiale di 30 milioni.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.