Abi vede il Pil dell’Italia a +0,8% nel 2015
Secondo l’Associazione bancaria italiana il Pil italiano crescerà dello 0,8% nel 2015, mentre allungherà il passo a + 1,5% nel 2016 e dell’ 1,6% nel 2017. Le stime sono contenute nel rapporto Afo di previsione 2015-2017. Si tratta di stime più generose di quelle del Fmi, che nel World economic outlook aggiornato a luglio vedeva una crescita per il nostro Paese dello 0,7% nel 2015 e del 1,2% nel 2016.
Sul rapporto Abi si legge che l’economia italiana è uscita dalle “secche della recessione” ed è “avviata su un percorso di chiara ripresa. La crescita del Pil, frenata quest’anno dalle pesanti eredità del passato, dovrebbe manifestarsi appieno nel 2016 e consolidarsi ulteriormente nel 2017.
Il recupero è fortemente trainato dalla domanda interna e dai consumi delle famiglie in particolare, una relativa ‘sorpresa’ che evidentemente deve essere ritenuta in conto nel valutare una politica economica che nel recente passato ha deliberatamente puntato a manovre fiscali in grado di stimolare ed espandere la spesa privata”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.