NEW YORK (WSI) – Come sara’ il 2016 di Wall Street? Finora le previsioni di mercato messe a punto dagli analisti sembrano indicare un anno complessivamente positivo. Il consensus stima infatti per lo S&P 500 un aumento medio compreso tra il 2,2 e l’8%.
Questa tuttavia e’ la versione positiva della storia. Una storia alimentata anche dalla decisione della Fed di rialzare, per la prima volta in dieci anni, i tassi di interesse, grazie al miglioramento dell’economia Usa.
Ma qualcosa, come fanno notare altri analisti, potrebbe andare storto. Gli stessi strategist che hanno messo a punto stime positive hanno stilato una lunga lista di fattori, che potrebbero rovinare la festa. Ecco, in sintesi, cosa fa piu’ paura:
PROFITTI SOCIETARI IN CONTRAZIONE. La maggior parte degli analisti sentiti da Reuters citano la contrazione degli utili come il vero pericolo per il mercato. Con gli utili 2015 dello S&P 500 previsti piatti, il mercato appare sopravvalutato (p\e e’ a 19.3 punti sopra la media storica di 15). In questo contesto, ogni revisione al ribasso degli utili potrebbe causare un passo indietro del mercato.
DOLLARO FORTE. Nel 2015, il biglietto verde e’ salito dell’8,4% rispetto alla media delle principali valute. E le attese sono per un ulteriore aumento. Cio’ potrebbe ridimensionare i profitti di quelle societa’ che hanno una forte esposizione sui mercati esteri. Alcuni analisti stimano il peso del caro dollaro sugli utili della corporate America nel 2016 intorno ai 28 miliardi di dollari.
ELEZIONI USA. Di solito gli anni delle elezioni Presidenziali Usa sono anni positivi per Wall Street. L’unica incertezza – fanno notare gli analisti sentiti da Reuters – potrebbe essere l’elezione alla Casa Bianca di politici piu’ “estremisti” come Donald Trump e Bernie Sanders.
LA FED POTREBBE DIVENTARE PIU’ AGGRESSIVA NELLE DECISIONI DI RIALZO DEI TASSI, infrangendo così le dichiarazioni attuali secondo le quali procedera’ lentamente nella stretta monetaria.
MATERIE PRIME CONTINUERANNO A SCENDERE. Se questo dovesse verificarsi, soprattutto per il petrolio , si assisterebbe ad un calo ulteriore degli utili delle societa’ che operano nel settore.
CONSUMI PRIVATI DEBOLI. Nonostante il calo del prezzo del petrolio, i consumi fanno fatica a riprendersi. Un trend che potrebbe peggiorare in presenza di un aumento dei tassi di interesse.
RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA IN CINA rischia di travolgere tutte le economie emergenti, ma anche quelle industrializzate. Stati Uniti in testa.
EVENTI GEOPOLITICI. Reuters a tal proposito sottolinea che “qualcosa di negativo e di terribile potrebbe accadere”. L’instabilita’ politica in Medio Oriente, insieme all’escalation degli attentati sono tra i fattori di maggiore preoccupazione per il 2016, citata dalla maggior parte degli strategist sentiti da Reuters. Steve Auth, responsabile investimenti sull’azionario di Federated Investors afferma che “un rischio ovvio è che un evento geopolitico possa paralizzare il commercio e i viaggi”.
Una crisi sistemica in Medio Oriente, inoltre, potrebbe provocare un balzo improvviso dei prezzi del petrolio, aumentando i costi per i consumatori e le aziende. Wells Fargo ancora più pessimista, parla del “rischio che lo spirito vitale abbia lasciato l’economia globale”.
Fonte: Reuters