Dollaro forte, esportazioni Usa ai minimi in cinque anni
ROMA (WSI) – Nel mese di novembre il deficit della bilancia commerciale Usa ha registrato una lieve flessione, pari a -1,3% a $60,5 miliardi, rispetto ai $61,3 miliardi di ottobre. Il deficit è stato inferiore ai $61,9 miliardi attesi dal consensus di Marketwatch.
In particolare, le esportazioni di beni sono scese del 2% a $121 miliardi, a fronte del calo -1,8% delle importazioni, a $181,5 miliardi.
Così Ted Wieseman, economista di Morgan Stanley, facendo notare che le esportazioni sono scese ai minimi in quasi cinque anni, mentre le importazioni viaggiano al minimo dall’inizio del 2011.
Questi cali “non implicano nulla di buono per la domanda interna e globale”.
Il commercio è stato colpito sia dalla forza del dollaro che dalla debolezza di importanti economie globali.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.