MILANO (WSI) – Piazza Affari chiude l’ultima sessione del 2015 in territorio negativo. L’indice Ftse Mib cede nel finale -1,12%, a 21.418,37. Tra i titoli sotto pressione gli energetici, a causa del nuovo tonfo dei prezzi del petrolio. Saipem si conferma tra i titoli peggiori del listino, con un calo -2,41%. Eni -1,71%.
Tra i titoli protagonisti della sessione male Buzzi Unicem, che cede -1,78%, ma è arrivata a perdere fino a -3,5% dopo che Sacci ha preferito l’offerta di Cementir sui suoi impianti di calcestruzzo e cemento.
Con Sacci, Buzzi avrebbe aumentato la sua quota di mercato in Italia dal 17% al 23%. Tutto sembrava ormai concluso. Ma alla fine Cementir, multinazionale presieduta da Francesco Caltagirone junior, ha presentano un’offerta maggiore, pari a 125 milioni di euro, che è stata accolta prontamente dal consiglio di amministrazione di Sacci.
Sotto pressione le banche, con Banca Mediolanum che, il giorno del suo debutto, chiude in calo -2,99%. Unicredit -1,25%, Ubi Banca -2,36%, Mps -1,28%, Bper -1,40%, BPM -0,86%, BP -1,16%, Intesa SanPaolo -1,40%.
FCA -1,37% in attesa dello spin off con Ferrari, che porterĂ la societĂ del Cavallino rampante a quotarsi in borsa il 4 gennaio.
Tra altri titoli Mediaset -1,49%, Luxottica -1,39%, Moncler -1,60%, Telecom Italia -1,26%, Tenaris -1,80%, positiva Yoxx Net-A-Porter con +0,58%, A2A +0,56%, Atlantia -1,13%.
Sul valutario, euro piatto sopra quota $1,09, mentre il rapporto dollaro/yen è in lieve rialzo a JPY 120,60 circa.
Dietrofront per i prezzi del petrolio , con il WTI Crude che cede fino a -3% tornando sotto la soglia dei $37 al barile, così come il Brent, che arretra anch’esso -3% circa. Oro sotto pressione, torna sotto $1.070 e ora rischia anche la soglia di $1.060 l’oncia.
La maggior parte dei mercati azionari europei domani sarà chiusa. E’ il caso degli indici di Italia, Germania e Svizzera.
Altri mercati saranno aperti per metà giornata. Il mese in corso si conferma il dicembre peggiore dal 2002 per l’indice Stoxx Europe 600. La perdita complessiva del listino, an dicembre, è -4,5%. Molto bassi i volumi, circa la metà della media degli ultimi 30 giorni di contrattazioni.
Lo Stoxx 600 di avvia a riportare comunque un rialzo +7,5% nell’intero 2015, dopo essere balzato fino a +21% al record segnato ad aprile. Da allora fino alla sessione di lunedì, il listino è scivolato del 12%.
Wall Street sotto pressione.
Chiusura contrastata per i mercati asiatici, con la Borsa di Tokyo positiva. L’indice Nikkei archivia il 2015 con un balzo superiore a +9% e in rialzo +0,27% nella sessione odierna.Riguardo agli altri mercati asiatici, sessione contrastata, con Hong Kong in calo -0,53% e Shanghai in rialzo +0,25%. Seoul ha ceduto -0,25%, mentre l’indice della Borsa di Sidney ASX 200 ha chiuso in progresso +1%, attestandosi al massimo in due mesi. Boom sulla borsa di Seoul per Samsung Engineering, +16,9% dopo aver guadagnato alla vigilia quasi +30% sulla scia dell’annuncio di contratti con Samsung Electronics.
L’indice di riferimento dell’azionario asiatico, l’MSCI Asia Pacific Index, ha perso -4,3% nel 2015.
Più in generale, l’azionario globale misurato dalla performance del MSCI All-Country World Index ha ceduto -2,9% nel 2015. Si tratta comunque del calo, su base annua, maggiore dal 2011, che si spiega con il rallentamento dell’economia cinese, che ha contribuito al peggior trend delle materie prime in sette anni.
Il Bloomberg Commodity Index ha ceduto nel 2015 -25% circa. Male anche i bond globali, -2,7% secondo l’indice stilato da Bank of America Merrill Lynch.
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