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Ferrari promette bond e politica generosa dividendi

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MILANO (WSI) – Ferrari ha grandi piani per il prossimo anno tra cui l’emissione di un bond nel primo semestre e l’avvio di una generosa politica dei dividendi. La casa di Maranello, approdata oggi in Borsa dove il titolo vale più di 45 euro, vede per il 2015 una crescita contenuta delle immatricolazioni, a quota 7.700 unità.

Sergio Marchionne, AD di quella che era la società madre prima dello scorporo, Fiat Chrysler e presidente della società, garantisce che il suo “impegno è far crescere Ferrari, senza tradirne i valori, ma anche senza restarne imprigionato” e che “non ha senso pensare a veicoli Ferrari realizzati fuori da Maranello”.

“Ci sarà un dividend pay out e sarà piuttosto elevato”, ha detto il manager di origini svizzero canadesi durante la conferenza stampa in occasione dell’esordio a Piazza Affari del gruppo, già quotato a Wall Street.

Alla Borsa di Milano il titolo viaggia nel finale di seduta in area 43,15 euro, dopo scambi nella forchetta di prezzo compresa tra 43,50 e 41,50 euro con volumi pari a un milione di pezzi passati di mano.

Secondo Marchionne, Ferrari non soffre “la malattia cronica” dell’automotive, non ha niente a che fare con il settore e va quindi valutato come un titolo del lusso. Per quest’anno non sono però attese novità che possano in qualche modo modificare la struttura del gruppo.

Difficile invece che la casa di auto sportive e da corsa faccia acquisizioni. Se questo avverà “sarà un caso eccezionale“. Quanto al possibile aumento dei veicoli prodotti fino a 10.000 unità, resta un obiettivo da raggiungere in modo graduale.

L’AD di FCA ha spiegato che non intende entrare nell’azionariato della casa di Maranello e far parte del patto di sindacato con Exor e la famiglia Ferrari.

Marchionne ha chiosato dicendo che il suo obiettivo è quello di rimanere fedele alla politica del fondatore Enzo Ferrari: “Produrre sempre una macchina in meno rispetto a quanto richiesto dal mercato”.