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WALL STREET: NASDAQ SCHIACCIATO SULLA PARITA’

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Il Nasdaq sembra non riuscire a rissollevarsi dopo aver ondeggiato indeciso attorno alla parita’ per gran parte del pomeriggio.

Rimane in territorio negativo il Dow Jones che, sotto il peso AT&T (T – Nyse), Alcoa (AA – Nyse), Merck (MRK – Nyse) e United Technologies (UTX – Nyse), continua a dirigersi verso il basso.

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Mentre a frenare il tabellone elettronico sono principalmente i commenti di Goldman Sachs, secondo cui i titoli high tech rimangono ancora soppravvalutati, a scatenare gli ordini di acquisto e’ invece il comprato Internet dopo che il colosso AOL Time Warner (AOL – Nyse) ha annunciato che il costo degli abbonamenti annuali al suo servizio di accesso alla Rete salira’ dal luglio 2001 a $23,90. La societa’ non aveva alzato le sue tariffe dall’aprile 1998.

Il Goldman Sachs Internet Index (GIN – CBOE) guadagna circa il 2,5%, mentre il Merrill Lynch Internet Holders (HHI – CBOE) cresce per ora di oltre il 6%. Buone anche le performance del titolo AOL che segna in questo momento un rialzo di quasi il 1,5%.

“L’operazione sottolinea il predominio del gigante USA sul comparto – dice Jordan Rohan, analista di Wit SoundView – L’aumento dovrebbe generare circa $300 milioni all’anno in fatturato”.

L’entusiasmo che ha avvolto il settore Internet non basta tuttavia a far schiodare il Nasdaq dalla parita’.

“E’ una pausa meritata dopo il forte rialzo registrato lunedi’ – dice Peter Boockvar, equity strategist presso Miller Tabak & Co. – Il mercato si trova in un periodo di grazia visto che la stagione degli utili e’ praticamente finita e I bilancio del prossimo trimestre ancora non hanno iniziato a confluire”.

E proprio il rally della seduta di lunedi’ aveva messo in moto gli analisti tecnici di Wall Street, speranzosi dopo che il Nasdaq aveva rotto la resistenza dei 2.250 punti chiudendo addirittura oltre i 2.300 punti.

“Molte persone ritengono che le azioni tecnologiche rimbalzeranno molto rapidamente: io credo che sia solo un sogno. Il mercato ha visto i suoi minimi ma dobbiamo ancora confrontarci conla stagione dei profitti del secondo trimestre dell’anno”, ha detto Stanley Nabi di Credit Suisse Asset Management.

Sul fronte macroeconomico, sono da sottolineare due interventi fatti dal ministro del tesoro americano e dal presidente della Fed di Philadelphia.

In un’intervista a Bloomberg Television, Paull O’Neill si e’ detto convinto che l’economia, dopo essere precipitata in novembre e dicembre, si e’ ora stabilizzata consentendo alle aziende di concentrarsi sulla diluizione delle scorte di magazzino accumulate negli ultimi mesi.

“Il rallentamento economico e’ terminato in febbraio – ha sottolineato O’Neill – e ora il recupero dovrebbe essere compreso tra lo 0,5% e il 2% in termini di crescita reale”.

Velata di ottimismo anche la dichiarazione fatta dal presidente della Fed di Filadelfia, Anthony Santomero: “Sebbene permanga una considerevole incertezza e rischi tuttora presenti – ha affermato Santomero – non mi aspetto che questo rallentamento blocchi l’espansione economica”.