Biosearch, società di ricerca biotecnologica, ieri ha annunciato che la Dalbavancina, antibiotico per la cura delle malattie cutanee e sottocutanee, ha superato la fase 1 della sperimentazione, quella sui volontari umani sani, e passa ora alla fase 2, quella sui volontari umani malati.
Il titolo, quotato sul Nuovo Mercato, è schizzato verso l’alto, replicando in modo assolutamente speculare quanto accadde nel marzo scorso, quando l’annuncio del ritardo della commercializzazione dell’antitumorale Ramoplanina portò a un crollo delle quotazioni (Vedi Intervista: Biosearch tenta di rassicurare)
WallStreetItalia ha chiesto all’amministratore delegato della società, Claudio Quarta, quali sono le prospettive di Biosearch e cosa si aspetta dal mercato.
“Biosearch – ha detto Quarta – è una società in perdita, ma è vicina al break-even; l’inversione di tendenza ci sarà nel momento in cui porteremo i nostri prodotti sul mercato. E tanto più ci avvicineremo all’appuntamento, tanto più si ridurranno i rischi insiti nella ricerca”.
WSI. Ritiene che il titolo possa tornare ai livelli del debutto, che avvenne nel luglio 2000 a €42,50 e che a settembre dello stesso anno toccò un massimo di €78?
Quarta. “E’ difficile prevedere l’umore del mercato. Oggi il nostro titolo viaggia attorno ai €25. Ma posso assicurare che l’azienda lavora privilegiando gli azionisti, tra i quali ci siamo anche noi, manager e soci fondatori; il nostro impegno è di portare i nostri prodotti sul mercato e, a livello aziendale, di diventare profittevoli. Sono convinto che più ci avvicineremo al momento della commercializzazione dei nostri prodotti, più il mercato tornerà a interessarsi al titolo”.
WSI. Quali sono i tempi previsti per la commercializzazione dei vostri prodotti? Per la Ramoplanina si parla per esempio del 2004.
Quarta. “Il 2004 si riferisce ai ritardi annunciati da Intrabiotic nel marzo scorso; dopo quella data noi abbiamo intensificato il monitoraggio per accelerare i tempi di sviluppo della Ramoplanina. Per quanto riguarda la Dalbavancina, puntiamo all’inizio del 2005 per la commercializzazione”.
WSI. Che vi aspettate da questo farmaco?
Quarta. “Ha potenzialità enormi. E’ destinato a conquistare in primo luogo il mercato nord-americano. Non solo curerà le malattie cutanee e sottocutanee con una posologia più agevole rispetto ad altri prodotti di riferimento, ma avrà anche indicazioni per la cura delle infezioni del sangue provocate da stafilococco resistente. L’aver superato la fase 1, che per un antibiotico è la fase più critica, per noi è motivo di grande soddisfazione”.
WSI. Ai tempi dell’incidente di percorso della Ramoplanina, alcuni analisti posero nel mirino la politica della società di dare in licenza la sperimentazione dei vostri farmaci. In questo senso anche molti investitori si dissero perplessi, per il rischio di non avere sotto controllo tutte le fasi della sperimentazione”.
Quarta. Così come l’americana Intrabiotic porta avanti la sperimentazione della Ramoplanina, così l’americana Versicor, quotata al Nasdaq, ha in licenza la sperimentazione della Dalbavancina. Per Biosearch la politica delle licenze nella fase di sperimentazione significa ridurre drasticamente i costi che altrimenti sarebbero difficili da sostenere, e focalizzarci sulla scoperta. Con questo accordo in America manteniamo comunque i diritti sul resto del mondo e, soprattutto, manteniamo il diritto a produrre, negli stabilimenti brindisini di Aventis, il principio attivo, che è il primo mattone che serve per la costruzione di ogni farmaco”.