Dopo una crescita costante dal 2009 al 2015 il volume degli scambi di proprietà degli immobili commerciali in Europa, aumentato più del 20% negli ultimi tre anni, dovrebbe rimanere stabile: è quanto prevede uno studio dell’advisor del settore Knight Frank Llp.
Il 2015 ha chiuso con un valore del mercato degli scambi pari a 235 miliardi di euro, secondo le previsioni della società, un livello che torna vicino a quello del 2007. Il 2016 tuttavia, gravato dagli alti prezzi e dal ridimensionato interesse degli acquirenti asiatici e mediorientali, vedrà aumentare le difficoltà per chi intende vendere negozi o uffici. Il ricercatore di Knight Frank, Matthew Colbourne, autore del report, ritiene che:
Nonostante gli investimenti per le proprietà in Europa rimanga forte ci sono venti contrari che possono causare piccole perdite di slancio sul mercato. Il rialzo dei tassi d’interesse potrebbe mitigare parte dell’attrattiva nell’acquisto di proprietà allorquando aumentino i costi dei finanziamenti
In passato i modesti rendimenti offerti dai bond hanno reso l’investimento nelle proprietà di immobili commerciali più conveniente: ad esempio un edificio nella City of London in buono stato e completamente occupato da uffici ha reso, l’anno scorso, il 4% contro l’1,8% dell’indice Bloomberg dei bond sovrani europei.
Fra i rischi da prendere in considerazione quest’anno, secondo Colbourne, ci sono il possibile ritiro di alcuni dei migliori compratori, asiatici e mediorientali, alle prese con il rallentamento dell’economia cinese e con la caduta dei prezzi del petrolio, così come non mancano preoccupazioni dovute agli elevati prezzi di mercato immobiliare, che hanno già compiuto una notevole scalata.
Fonte: Bloomberg